Una pietra preziosa necessita di consigli altrettanto...preziosi. Leggi questo articolo: imparerai a distinguere un diamante vero da uno falso. Facciamo una panoramica sulle informazioni generali da sapere su un Diamante.
Non sempre i consigli che vengono proposti sono la soluzione ai dubbi e le curiosità. Per questo io oggi vi propongo un metodo che vi garantirà la possibilità di riconoscere bene un diamante vero da uno falso, ma ancora meglio, di riconoscere bene chi avete di fronte per avere la certezza sull'autenticità del materiale che desidererete acquistare sia come dono ma anche come investimento.
Cos'è un diamante
Il diamante è una delle forme sotto cui può presentarsi il carbonio. Si tratta di una pietra estremamente dura, non a caso il suo nome è legato a questa sua proprietà. Il termine diamante, infatti, deriva da "Adamas", che in greco significa "indistruttibile".
Perché i diamanti costano tanto?
Un diamante può costare anche 52mila euro a carato. Troppi? Per estrarre un diamante da un carato di buona fattura, ovvero privo di colore e tracce di carbonio, è necessaria l'estrazione e la lavorazione di circa 250 tonnellate di kimberlite, la roccia eruttiva in cui più spesso si nasconde.
Bisogna anche tener presente che il diamante:
- Si forma ad una profondità di 150 chilometri, dove insistono una temperatura di 1300 gradi e 70mila atmosfere di pressione.
- Allo stato grezzo è difficilmente distinguibile da un comune sassolino. La capacità del tagliatore consente di far venire alla luce la scintillante bellezza di questa gemma.
Rarità, difficoltà di estrazione e lavorazione sono dunque tre dei fattori che hanno fatto sì che il diamante diventasse la pietra preziosa per antonomasia, fissata nell'immaginario collettivo grazie a citazioni in film, canzoni, libri, frasi d'amore (magari molti di coloro che stanno leggendo questo articolo avranno detto almeno una volta al loro partner "hai due occhi belli come diamanti").
Dove si trovano i diamanti?
A questa domanda, molti sognerebbero una risposta del genere: "Controlla nella dispensa in cucina, deve essercene qualcuno". La verità è però un'altra. Scherzi a parte, i diamanti si trovano all'interno del mantello della terra o in fondi oceanici, portati in superficie dai vari metodi di estrazione dei diamanti (in un successivo articolo ti svelerò come si estraggono i diamanti). Ma non solo.
Diamanti di piccola dimensione sono stati inoltre rinvenuti all'interno di meteoriti caduti molti milioni di anni fa sul nostro pianeta. Se non sei già affacciato alla finestra nella speranza di ritrovare tracce di meteoriti di età multimilionaria, continua a leggere l'articolo. Nel prossimo paragrafo ti svelerò cinque caratteristiche utili per considerare il valore e la qualità di un Diamante.
Prima, però, lascia che ti spieghi la differenza tra diamante e brillante. Molti tendono a confondere i due termini, laddove esiste una grossa differenza.
- Quando si parla di diamante si fa riferimento alla materia prima.
- Il brillante è invece la tipologia di taglio con cui il diamante viene lavorato. Al termine di questo processo la pietra sarà caratterizzata dalle sfaccettature che dovranno essere almeno 57.
Il taglio brillante viene effettuato su ogni tipologia di gemma. In tal senso, si potranno avere un rubino taglio brillante, un zaffiro taglio brillante etc. Se si parla di brillante senza altre specifiche si fa riferimento ad un diamante.
Ti ricordo che il brillante è solo uno dei tagli comunemente usati (Goccia, Marquise, Cuore ad esempio, ecc. sono solo alcune tipologie di taglio). Purtroppo questa parola viene talvolta tirata in ballo per ingannare compratori sprovveduti. Il brillante, al di là di un termine che evoca pietre di inestimabile valore, resta solo un metodo di classificazione. Quindi, quando sentirai parlare, ad esempio, di zircone taglio brillante, ricordati che sei comunque di fronte ad una pietra alquanto comune, riprodotta dall'uomo in laboratorio, ma tagliata in maniera "brillante".
Prima di passare oltre, voglio chiarire un punto fondamentale. E riguarda forse il l'aspetto più importante. Ovvero l'opportunità, quando si ha a che fare con una gemma, di affidarsi a personale attrezzato e specializzato.
Ecco e qui si arriva al dunque.
Come posso fare ad essere certo che quello che sto acquistando sia autentico oppure no? La prima domanda che io mi farei nei tuoi panni è: Chi è il mio interlocutore? È solo una persona di fiducia oppure è un professionista? E in questo caso come lo riconosco? È solo un rivenditore oppure è anche un gemmologo o un perito esperto iscritto al tribunale? Che strumentazione metterà a mia disposizione, per la verifica dei dati che per esempio che ci sono in un certificato gemmologico?
Ma sopratutto romperanno il sigillo e incastoneranno il diamante in mia presenza?
Cioè subito dopo la verifica dei dati fatta con le apposite strumentazioni mi permetteranno di assistere al montaggio prima del ritiro?
Molti credono che questo genere di attività siano solo per gli addetti ai lavori. Questo è vero, ma è anche vero che molti dei controlli di base da fare sono alla portata di tutti. Infatti molti Istituti organizzano dei mini-workshop per bambini, dove mostrano il fascino e i particolari che la natura crea e ci dona. Per quanto mi riguarda, offro ai miei clienti, contestualmente all'acquisto, un mini-corso volto a renderli consapevoli della assoluta autenticità dell'acquisto compiuto. In tal senso, guido il cliente passo dopo passo alla scoperta dei segreti che ogni pietra preziosa custodisce. Prima alla rottura del sigillo, poi al microscopio, poi all'analisi del colore grazie alle gemme di paragone, poi le lampade UV per la fluorescenza, calibri, bilance, montaggio in presenza del cliente e in fine la consegna. Si esatto tutto questo non solo vi garantirà tutto in fase di acquisto, ma vi permetterà di vivere un'esperienza unica.
Le 4 C di ogni diamante
Colore, purezza, taglio, caratura.
Sono le 4 C (in inglese corrispondono alle parole Colour, Clarity, Cut, Carat), ovvero le 4 caratteristiche fondamentali che permettono una valutazione del diamante.
Il colore del diamante
La prima scala che permise una valutazione dei diamanti in base al colore è del 1930. La "Old Terms" fece scuola per un decennio, fino all'avvento, nel 1940, della classificazione G.I.A., il Gemological Institute of America. Questa scala è di tipo alfabetico e va dalla D (Bianco Eccezionale +) ovvero diamanti incolori, i più costosi, e arriva fino alla Z di Colorito.
La purezza del diamante
Fondamentale valutare il codice che classifica il diamante in base alla purezza. Il livello di gradazione della Gia prevede la seguente scala:
- FL= Flawless - Nessuna inclusione interna o esterna di qualsiasi genere visibile a 10 ingrandimenti da un occhio esperto. È il livello massimo di purezza, corrispondente alle pietre più rare e costose.
- IF= Internally Flawless - Nessuna inclusione interna visibile a 10 ingrandimenti da un occhio esperto, ma potrebbero esservi alcune piccolissime imperfezioni esterne nella finitura.
- VVS-1 = Very Very Small Inclusions 1 - Piccolissima inclusione visibile a 10 ingrandimenti solo da un occhio esperto.
- VVS-2 = Very Very Small Inclusions 2 - Piccolissime inclusioni visibili a 10 ingrandimenti solo da un occhio esperto.
- VS-1 = Very Small Inclusions 1 - Molto piccole inclusioni visibili 10 ingrandimenti.
- VS-2 = Very Small Inclusions 2 - Diverse molto piccole inclusioni visibili a 10 ingrandimenti.
- SI-1 = Small Inclusions 1 - Piccole inclusioni facilmente visibili a 10 ingrandimenti.
- SI-2 = Small Inclusions 2 - Diverse piccole inclusioni facilmente visibili a 10 ingrandimenti.
- I-1 = Included 1 - Inclusioni visibili ad occhio nudo. - Molte inclusioni distintamente visibili ad occhio nudo che diminuiscono la brillantezza. - Molte inclusioni distintamente visibili ad occhio nudo che diminuiscono la brillantezza e compromettono la struttura del diamante, rendendolo più fragile.
Il taglio del diamante
Il taglio consente alla pietra di liberare una grossissima quantità di luce. Prova a leggere le lettere di un quotidiano attraverso un diamante. Sarà impossibile proprio a causa dell'alto indice di rifrazione. A meno che non si tratti di un pezzo di vetro.
- Un taglio molto buono consente alla luce di essere riflessa dalle sfaccettature per poi uscire dalla parte superiore della pietra
- Un taglio con padiglione troppo basso fa in modo che la luce esca prima di essere riflessa
- Al contrario, un taglio con padiglione troppo alto fa uscire la luce dal lato opposto
Il taglio più pregiato che meglio esprime lucentezza e simmetria è il "taglio ideale" (Cuori e Frecce)
- La massima lucentezza si ottiene con il taglio "cuori e frecce", quello ideale (anche il più costoso soprattutto perché, per ottenerlo, è inevitabile eliminare buona parte del diamante grezzo originale)
La caratura del diamante
Anche i numeri fanno la loro parte, ti suggerisco perciò di non farti trovare impreparato sulla caratura. Molti hanno sentito parlare di carato (ct). Ma quanti sanno che l'unità di misura per le pietre preziose corrisponde a un quinto di grammo? Il "punto" equivale invece a 1/100 di carato. Ad esempio, un diamante da 0,20 carati può essere definito anche come "da 20 punti". È fondamentale sapere che ogni diametro del diamante avrà all'incirca un peso di riferimento come indicato nella tabella. Se saranno troppo differenti allora o non è un diamante oppure è tagliato malissimo.
C'è inoltre un fattore da considerare, ovvero la fluorescenza. Si tratta del fenomeno per il quale un diamante mostra differenti colori (dal biancastro al bluastro) se esposto a raggi UV. Questo test viene effettuato tramite apposite lampade a raggi UV. I certificati gemmologici recano il grado di fluorescenza, che può essere:
- nullo
- lieve
- medio
- forte
- extra forte
La fluorescenza ideale è nulla.
La competenza
Il diamante ha un valore affettivo, ma può essere anche considerato un investimento per il futuro. Logico che prima di sostenere un costo in tal senso sia necessario prendere ogni accorgimento per effettuare l'acquisto in totale sicurezza.
Nell'articolo dedicato a come stimare un gioiello ti ho spiegato che il parere di un perito o quello di un istituto gemmolgico possano togliere ogni dubbio sulla effettiva qualità della pietra preziosa.
Oltre al lavoro di maestro orafo ad Altamura, dal 2010 mi occupo di redigere perizie in quanto consulente tecnico di parte e d’ufficio iscritto presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Bari; il Tribunale di Bari; il Collegio Periti Italiani di Roma.
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