"Artigiano OMA 2021" premia talento, produzione di qualità, tradizione ed esperienza. Aziende italiane d'eccellenza selezionate dall'Osservatorio dei Mestieri d'Arte.
Altre 97 nuove botteghe artigiane ricevono il Premio al talento dell’artigiano e alla produzione di qualità presso Villa Bardini a Firenze. Un riconoscimento biennale che con questa edizione, fanno salire a oltre 500 gli artigiani italiani che fanno parte del network “Artigiano OMA”, linfa vitale dell'economia dei nostri territori che animano le città e i borghi storici italiani con i loro strumenti, le numerose materie e le produzioni.
“Siamo onorati di poter ospitare a Villa Bardini questo premio – afferma Renato Gordini, Segretario Generale della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron - che riconosce i migliori talenti dell’artigianato artistico italiano. Con i loro saperi e la loro manualità contribuiscono a valorizzare il made in Italy, riconosciuto in tutto il mondo”.
“La premiazione ‘Artigiano OMA’ è certamente per l’associazione OMA uno dei momenti più significativi della nostra attività – sostiene Luciano Barsotti, Presidente dell’Associazione OMA – Osservatorio dei Mestieri d’Arte – che abbiamo dovuto rimandare lo scorso anno a causa della pandemia. Per questo siamo doppiamente lieti di essere qui oggi, un segnale forte che deve accompagnare la ripartenza di un comparto che ha subito forte il contraccolpo della crisi sanitaria. Le mie congratulazioni a ciascun degli artigiani del nostro network e un particolare benvenuto ai nuovi entrati a farne parte”.
Gli artigiani OMA selezionati espongono la targa OMA e celebrano la tradizione artigianale che con le loro produzioni conservano e innovano, presentando l'alta qualità e la grande esperienza del saper fare. L’elenco delle aziende del network OMA, premiate dal 2010 ad oggi, è raccolto in una pubblicazione a disposizione degli artigiani del network OMA. Il progetto creativo è stato curato da Cristina Andolcetti e Michele Monasta e il progetto grafico è a cura di Stefano Casati e Chiara Cesaraccio.
Considerazioni persoanli
L'artigianato artistico italiano rappresenta le vere radici di tutto il vero e non vero, Made in Italy nel mondo. Che piaccia o no questo è un dato oggettivo insindacabile. La nostra tradizione, artigianalità, autenticità, competenza, creatività, interpretazione, innovazione, talento, sono tutte prerogative che hanno reso la nostra nazione famosa nel mondo.
Sono immensamente fiero della presenza di associazioni come OMA che sostengo la cultura e la tradizione dell'artigianato artistico italiano. Riconoscere le eccellenze non è più secondo me un'occasione di premiazione, ma un dovere culturale. Tramandare e custodire le conoscenze attraverso l'alternanza delle generazioni, diventa sempre più complicato e impegnativo. Per questo i Maestri Artigiani come me stanno diventando una rarità, una categoria in via di estinzione.
La causa? L'indifferenza dei governi eletti e di quelli non eletti dai cittadini Italiani che hanno permesso e contina a permettere l'inesistenza di un marchio internazionale del Made in Italy che certifichi la presenza dell'80% della catena produttiva nel territorio Italiano. L'indifferenza dei governi nel confrontarsi su un regolamentato, definito e condiviso dalle associazioni di categoria e culturali presenti sul territorio nazionale. l'incapacità del sistema di difendere il consumatore. Risulta chiaro a tutti che a questi governi, non interessi affatto valorizzare e certificare il patrimonio culturale artistico nazionale Italiano. Che cosa stà producendo questa situazione con il passar del tempo?
Come ho già detto sta rendendo la nostra categoria, una categoria in via di estinzione, centinaia di anni di tradizione e cultura, bruciati in pochi decenni. In favore di chi?
Chiaro delle grosse catene di produzione griffate che vengono favorite. Tutti sanno che nella maggior parte dei casi, queste aziende importano da paesi poveri dove si puo praticare meglio lo sfruttamento dei diritti umani, sociali o ambientali. Finendo così per proporre al mercato generale solo patacche senza valore e macchiate di illeciti. Moltissime aziende vendono made in Italy, ma non è vero niente, perché è solo materiale d'importazione, ma la gente non lo sa. chi dovrebbe controllare gli illeciti?
Ecco questo è il punto. Per questo motivo è importante censire le aziende e gli artigiani italiani, definire un vocabolario universale come dice il progetto WELLMADE.
Tutto ciò che merita di essere fatto, merita di essere fatto bene"